Lazio, forse ad Udine con la difesa a tre!

Prove tecniche di 3-5-2 nella rifinitura sostenuta dalla Lazio in vista del match cruciale, ai fini della qualificazione Champions, di questa sera al Friuli di Udine contro i bianconeri di Guidolin. Uomini contati e scelte forzate per

mister Reja, specialmente nella zona centrale del campo, dove oltre ai lungodegenti Brocchi, Hernanes e Lulic, si è aggiunta la squlifica di Candreva. Per la mediana, dunque, sono disponibili i soli Gonzalez, Ledesma, Cana, Mauri e Matuzaelm, che saranno tutti in campo dal primo minuto, ad eccezione dell’albanese che sembra destinato a partire dalla panchina. In particolare, con Ledesma come al solito in cabina di regia, a centrocampo oltre a Matuzalem e Gonzalez agiranno Garrido ed uno tra Scaloni e Konko. Sebbene, infatti, il fluidificante francese abbia ricevuto l’ok dai medici per il rientro in campo, sembra che l’esterno destro non sia particolarmente convinto del suo impiego dal primo minuto, creando, tra le altre cose, un piccolo caso in casa biancoceleste che l’ufficio stampa si è sbrigato a smontare parlando di scelte tattiche di mister Reja. Comunque, se il francese non dovesse cominciare da titolare, spazio a Scaloni. La difesa verrà guidata dal trio Biava, Dias e Diakitè, mentre l’attacco vedrà Rocchi unica punta con Mauri a supporto. Leggendo lo schieramento, dunque, sembra si tratti più di un 5-3-1-1 mascherato da 3-5-2, dato l’impiego sulla mediana di due esterni bassi di ruolo come sono Scaloni o Konko e Garrido. Tuttavia, come accaduto già in passato durante questo campionato, non è da escludere un ripensamento dell’ultima ora di Reja. L’unica uscita stagionale dei biancocelesti con la difesa a tre, infatti, risale alla sciagurata trasferta di Palermo. Quella sera la Lazio incassò ben cinque reti dai rosanero. Più probabile, in realtà, che alla fine il tecnico goriziano opti per il canonico 4-2-3-1, con l’impiego dal primo minuto di Cana al fianco di Ledesma, Matuzalem e Gonzalez avanzati sulla linea di tre quarti accanto a Mauri ed uno tra Biava e Diakitè che partirà dalla panchina.