Lazio: sul banco degli imputati finiscono tutti, ma Petkovic resta almeno fino a Natale
La Lazio non trova la vittoria da nove giornate in Serie A: dopo il pareggio in extremis a Genoa contro la Sampdoria e la vittoria di giovedì in Europa League ci si aspettava una prova di carattere degli uomini di Petkovic e così è stato, ma gli errori, ennesimi, difensivi hanno rovinato quanto di buono fatto nei 90′ dell’Olimpico nella sfida contro il Napoli.

Se gli infortunati potevano essere un alibi per l’andamento incerto, adesso con l’infermeria vuota, sono infatti tornato in gruppo anche Biava e Klose che oggi hanno svolto l’intera seduta con i compagni, il presidente Lotito vuole una reazione caratteriale dai suoi giocatori: se in Europa League la squadra ha facilmente passato il turno, e punta al primo posto nella sfida che si disputerà tra due giovedì contro il Trabzonspor, in campionato oltre ai risultati, il gioco tarda ad arrivare, e anche il gioco latita.
Le voci di un imminente cambio di tecnico stanno destabilizzando un ambiente come quello romano che vive di eccessi: dopo la vittoria della Coppa Italia infatti Petkovic era un grande tecnico, mentre ora è diventato un allenatore incompetente.
La verità è che con una campagna acquisti dove sono arrivati giocatori come Novaretti, Vinicius, Perea, Felipe Anderson, non ci si poteva aspettare di poter competere per l’europa che conta, visto che le dirette avversarie come Fiorentina, Inter, Milan, Napoli e Roma si sono rinforzate con giocatori già pronti e affermati come i vari Gomez ed Higuain: il tecnico ha le sue colpe ma non è il solo a doversi prendere le sue responsabilità. Con l’ormai certo addio a giugno di Petkovic i giocatori sembrano non seguirlo già più, sicuri che da giugno si troveranno con un nuovo allenatore: la situazione è critica e il presidente sembra averlo capito, con molto ritardo, ed è deciso ad intervenire prima di Natale.
Servono rinforzi e idee nuove e fresche che possano dare entusiasmo ad un ambiente ormai demoralizzato.