Lazio-Torino 3-3, la conferenza post partita di Reja
Ad un soffio dal fischio finale la Lazio trova il gol del pareggio contro il Torino e può così continuare a cullare il sogno Europa League.
Il cambio di Keita: “In dieci avevamo solo due centrali ed eravamo molto squilibrati. Siamo stati in difficoltà e ho dovuto mettere un giocatore con caratteristiche di copertura. Avevamo bisogno di metterci a quattro e non potevo certo togliere Postiga che era appena entrato. Biava mi guardava disperato. Se non c’era l’espulsione avrei messo le due punte. Io devo fare l’allenatore e non il tifoso. Keita per altro ha giocato benissimo“;
Risultato giusto: “Penso di si anche per quello che ha fatto il Torino. In dieci uomini forse ci è andata pure bene. Il risultato comunque lo ritengo importante perché ci mantiene vivi per la corsa all’Europa“;
Toro difficile da affrontare: “Con la difesa a tre pensavo di metterli in difficoltà sugli esterni. A volte ci siamo riusciti. Dal punto di vista tattico l’abbiamo preparata bene ma qualche disattenzione di troppo in difesa e l’espulsione ci hanno ovviamente messo in difficoltà“;
La corsa all’Europa: “Era difficile prima e lo è ancora. Siamo però ancora vivi. Ci sono quattro partite e siamo a due punti dal sesto posto. È vero, c’è una partita in meno ma finché c’è vita c’è speranza“;
La contestazione nonostante i risultati: “Sono un uomo della società ed in un momento di contestazione alla presidenza è normale che venga contestato anche io. In passato sono stati contestati anche altri allenatori e non posso che farmene una ragione“;
Il futuro: “I programmi si fanno come del resto li fanno tutti. Vedremo comunque a fine stagione“.