Lo Monaco: “Avrei preso a calci nel sedere Osvaldo. Nel calcio c’è incapacità di gestire i soldi”

“E’ in una crisi strutturale che ha due matrici. Non manca il supporto economico, ma c’è l’incapacità di gestire questi soldi. Il fatto che squadre come Inter, Milan o la Roma abbiano la necessità di ristrutturare fa si che i campionati abbiano momenti tecnici difficili. E’ un cambiamento di cui l’Italia ha bisogno. Non può essere altrimenti: ricordiamoci che nel 2015 scade il discorso dei diritti televisivi e Sky ha il monopolio”.
“No, è il messaggio che si vuole far passare, ma non è vero. Il problema è che l’ambiente ha avuto poche regole. I calciatori hanno i loro diritti e i loro doveri. Una società è chiamata a far rispettare queste cose, non c’è niente di strano, è una cosa talmente naturale. Quando si gestiscono queste cose bisogna essere rigidi mentalmente e pretendere, anche da se stessi, il rispetto della regole”.
Se nella sua squadra il rigorista viene spodestato?
“Prendo a pedate nel sedere chi ha calciato il rigore e riprendo il rigorista che doveva calciarlo e non l’ha fatto”.
Osvaldo voleva mostrare una maglietta. La società non controlla queste cose?
“Fa parte di quelle regole a cui facevamo riferimento prima. I calciatori devono mettere solamente materiali forniti dallo sponsor tecnico. Se un calciatore all’insaputa della società fa una cosa del genere rischia sanzioni pesantissime. Se è al corrente che ci sono queste regole, non fa cose del genere”.
Avrebbe esonerato Zeman per Andreazzoli?
“Non voglio entrare in questo tipo di argomentazione. Sindacare le azioni altrui è scorretto. Mi sento di dire però che la Roma è una società e un ambiente che deve stare gomito a gomito con la Juve. Per storia, per pubblico, per tutto quanto, la Roma deve avere questi obiettivi”.