Marchese e Lodi, due giocatori in cerca in rinnovo
CATANIA – Buca, ma non si giocava a golf. L’incontro con Davide Lippi, procuratore di Lodi e Marchese è andato “buca”. Niente di fatto, (rivela in anteprima Alfredo Pedullà, ndr) non ancora, per il rinnovo dei due giocatori, sul quale il Catania lavora da tempo ma che stenta a trovare terreno comune su cui trattar proficuamente.
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L’agente spinge perché ai suoi assistiti venga ritoccata la base fissa dell’ingaggio, il Catania, in linea con la politica di rinnovi varata dal nuovo corso Gasparin, ribadisce la propria apertura migliorativi in chiave bonus ma la totale chiusura alla modifica dell’ingaggio fisso.
Politica che va il linea con quella intrapresa da tutti i club italiani e che, secondo i dati pubblicati da “La Gazzetta dello Sport” ha portato ad un ridimensionamento del monte fisso ingaggi in luogo di un cospicuo aumento della cifra bonus.
Nulla di preclusivo tra le parti, non ancora, anche se a differenza di Lodi (scadenza 2015), il contratto di Marchese scadrà nel 2013 e quindi, sin dal prossimo Gennaio, il giocatore sarebbe libero di negoziare con altri club la propria cessione a parametro zero.
Il Catania, che con la formula del fisso confermato e bonus aumentato ha trovato l’accordo tanto con Barrientos che con Gomez, non demorderà di fronte alle richieste del procuratore: “Trattare in tre – disse l’addì etneo Gasparin – è più difficile che trattare in due”. Una ragione di coerenza, soprattutto: “Al Catania ci sono delle regole – parole del Presidente Pulvirenti – che stanno alla base dell’armonia interna allo spogliatoio ed ai nostri bilanci. Regole che devono rispettare tutti”.
Chiaro, no?