Marchisio: “Nessuno come la Juve, la società sta facendo benissimo”
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In una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, Claudio Marchisio (scelto come testimonial italiano per il videogioco FIFA 13) perno del centrocampo bianconero, parla della sua Juventus e della stagione che sta per cominciare. Le prime impressioni sono però sul finale della scorsa stagione, precisamente l’esperienza dell’europeo: “Cosa ci portiamo dietro dall’esperienza azzurra? Di sicuro un po’ di amarezza, perdere una finale non piace a nessuno. Ma tanti di noi certi traguardi non li avevano mai sfiorati. E vedere che in un anno vinci lo scudetto e arrivi a giocarti in gara secca Coppa Italia ed Europeo ti fa guadagnare fiducia. Un’altra tappa importante per questo gruppo Juve”. Dopo aver chiuso il capitolo nazionale, Marchisio tesse le lodi della società e di come sta operando sul mercato: “E’ arrivata gente di qualità, quantità e carattere, e l’abbiamo visto al trofeo Tim: nonostante il campo pessimo e pochi giorni di lavoro nelle gambe abbiamo giocato bene, pareva la Juve dell’anno scorso; la società lavora in maniera perfetta, basta guardare com’è andata con lo stadio di proprietà: sempre esaurito, gli altri club ci facevano i complimenti. Spero che la Juve possa fare da spartiacque per un movimento che inizi veramente a rinnovare le strutture. Magari per riportare in futuro l’Europeo in Italia, sarebbe una bella spinta per il nostro paese”. Il centrocampista parla anche delle avversarie, in Italia ed in Europa: “Le avversarie nella prossima stagione? Tra poco incontriamo in Supercoppa il Napoli, che anche senza Lavezzi rimane fortissimo. Poi occhio a Milan, Inter e alla stessa Roma che con Zeman farà una gran partenza. E in Europa? Siamo in terza fascia, rischiamo un girone durissimo. Non è facile, attenzione a tutte ma non abbiamo paura di nessuno. E questa squadra ha messo delle basi importanti per aprire un ciclo; Serie A e Milan più poveri senza Ibra e Thiago? Più che la Serie A penso che si sia impoverito il Milan, che ha lasciato andare via due grandi campioni. Ma oggi bisogna guardare anche l’aspetto economico, di fronte a certe offerte non è mai facile dire di no, Thiago Silva però è uno molto difficile da sostituire…”. Infine un pensiero su una bandiera che se ne è andata, Alessandro Del Piero, ed un amico che ritorna a vestire la maglia bianconera, Sebastian Giovinco, che con lui e De Ceglie ha condiviso la scalata dal settore giovanile alla prima squadra bianconera: “Se Del Piero ci mancherà? Sicuramente. E’ stato la bandiera della Juve, con lui abbiamopassato momenti belli e meno belli. Ci ha dato tanto, lo ringrazio. A me la sua maglia numero 10? Decideranno Conte e il club, finché non mi chiedono qualcosa non mi pongo il problema. E poi al mio 8 sono affezionato.Quanto ci può dare Giovinco? Sebastian a Parma ha fatto benissimo, è maturato e questo è il suo anno più importante: deve dimostrare che questa maglia merita di indossarla ancora per tanti anni. Per come lo conosco, non vedrà l’ora di cominciare e mettere in mostra il suo talento”.
x uno scudetto si sentono padroni del mondo. La scritta 30 sul campo, che tutti i top player vogliono la juve…..ecc ecc..bha!!!
voi x molto meno vi sentite forti! fate ride!
Quando e se capirai la mentalità napoletana (cosa impossibile, xchè i juventini hanno una mente ristretta da razzista a pensare al passato) allora ragionerai meglio 😉 !