Mencucci ad della Fiorentina: “Non siamo vittime sacrificali”
In una lunga intervista telefonica concessa dall’ ad viola Mencucci a Skysport24, il dirigente manifesta la preoccupazione di una città che vive la vigilia di Fiorentina-Juventus come la partita della vita.
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I timori viola nascono dalle recenti polemiche che hanno avuto come protagonisti mondo arbitrale e società bianconera. Mencucci nel merito sostiene: “È la seconda volta che ci capita di affrontare una squadra dopo che si è lamentata per l’arbitraggio. Noi non ci sentiamo vittime e non vogliamo diventarlo. La classe arbitrale è molto preparata, lo abbiamo sperimentato e visto non solo nelle nostre gare, ma non ci dovrà essere condizionamento psicologico”. Il dirigente viola si sofferma anche sulla situazione difficile della squadra e sul grande ex Amauri: “Siamo in una posizione di classifica difficile e sabato incontreremo la rivale per eccellenza, ci sarà grande emotività e grande entusiasmo davanti ad un pubblico d’eccezione…Amauri mi ha promesso che segnerà lui. Sono certo che tutti daranno il massimo, ma Amauri ci metterà ancora qualcosa in più. E poi lui sa che, io, fiorentino, tengo molto a questa partita”. La chiusura è sul fuoriclasse Jovetic, ancora in forte dubbio per sabato e sull’allenatore Rossi: “Non so se potremo vedere Jovetic in campo, lui ci tiene molto a esserci, ma non possiamo prendere decisioni affrettate. Vedremo nei prossimi giorni”. E sul futuro del talentino dichiara: “Resterà per molto tempo a Firenze”. Infine sull’operato del mister: “È difficile fare un bilancio su Rossi, visto che non ha avuto una squadra costruita appositamente per lui. Sappiamo che sta facendo un gran lavoro, con i giovani e con i più esperti – conclude Mencucci – il suo lavoro lo potremo vedere alla lunga”. Alcuni rumors di mercato vedono Montella vicino alla panchina viola, secca la smentita dell’ad: “Difficile giudicare allenatori che entrano in corsa, sta facendo un grande lavoro con i più esperti e con i giovani. E’ un allenatore che darà il meglio alla lunga più che nel breve periodo”.