Milan, Allegri di nuovo in bilico e per la panchina rispunta Inzaghi
All’indomani della sconfitta a Torino contro la Juventus, nubi minacciose si affacciano sulla panchina del Milan e sul futuro di Massimiliano Allegri.

È un momento delicato quello che sta vivendo il Milan e probabilmente mai come oggi la società rossonera sta benedicendo l’arrivo della sosta per gli impegni delle nazionali. Una sosta che dovrà servire soprattutto per recuperare gli infortunati e riordinare le idee. Il primo a doverlo fare sarà soprattutto Massimiliano Allegri, la cui panchina sarebbe nuovamente a rischio dopo l‘ennesima partenza con il freno a mano tirato, la quarta in quattro anni alla guida del Milan.
L’esonero ad oggi appare improbabile ma non da escludere totalmente: all’orizzonte, infatti, avanza nuovamente minacciosa la figura di Filippo Inzaghi, il quale, a differenza di Allegri, è partito alla grandissima con la Primavera rossonera, ottenendo tra l’altro 2 importantissimi successi nella Youth Champion’s League nelle prime 2 partite disputate.
Ma veniamo ad Allegri. Ancora una volta i numeri di inizio stagione del suo Milan sono impietosi: 8 punti in 7 partite, uno in più dello scorso anno, ma soprattutto ben 13 gol incassati e 11 punti dalla zona Champion’s, che ad oggi appare un miraggio.
A parziale giustificazione del tecnico rossonero, bisogna ricordare i tanti infortuni capitati ai più importanti giocatori della rosa rossonera (Kakà, El Shaarawy, Balotelli, Montolivo e De Sciglio su tutti) ma il dato più inquietante riguarda la difesa: ad aver fallito sono stati proprio i giocatori sempre presenti, Zapata e Mexes.
Allegri ieri sera si è detto tranquillo e fiducioso sul fatto che a Natale la classifica del Milan sarà diversa. Anche l’anno scorso c’era stata una partenza ad handicap conclusasi con una rimonta esaltante fino al terzo posto: quest’anno, però, il livello delle avversarie è cresciuto e l’impresa sempre ancora più ardua. Su tutto questo dovranno lavorare e ragionare durante queste 2 settimane di pausa Allegri e Galliani, il quale nutre ancora profonda fiducia e stima in Allegri e per questo lo lascerà lavorare in totale tranquillità a Milanello. Al rientro in campo ci saranno l’Udinese e il Barcellona a San Siro. Lì ci dovranno essere i primi segnali di una rinascita, altrimenti il destino di Allegri sarà segnato, e l’esonero non sarebbe più una possibilità ma una triste necessità.