Milan, Torres: “Nella stagione 2001-2002 potevo approdare in rossonero. Inzaghi? Può darmi consigli in zona goal”
Stagione 2001-2002: primi ammiccamenti tra Fernando Torres, allora all’Atletico Madrid, e il Milan. I rossoneri, che volevano con forza il giocatore, videro alzarsi il muro dei Colchoneros che non volevano sentir parlare di cessione.

Dopo praticamente tredici anni l’approdo in rossonero dello spagnolo è diventato realtà: a tal riguardo lo stesso Torres ricorda quel momento in una lunga intervista concessa al ‘Corriere della Sera’. “La prima volta di cui si parlò di questa eventualità era la stagione 2001-2002 – ha spiegato l’attaccante – Un tempo fra il Milan e l’Atletico Madrid avvenivano tanti scambi di giocatori: Albertini, Coloccini, Contra. Era un’altra epoca e l’Atletico non aveva alcuna intenzione di cedermi. Sarebbe stato bello giocare nel Milan che battè il Barcellona 4-0 nella finale di Coppa dei Campioni o in quello di Shevchenko. Questa è un’altra squadra: ora si lotta per tornare in Europa”. Insomma, dopo quel colpo di fulmine, il matrimonio tanto atteso è andato in scena ed ora tutti aspettano di vedere ‘El Nino’ nel trascinare la squadra a suon di goal. E il suo killer instinct non può che migliorare con un allenatore come Filippo Inzaghi: “Non cura solo il reparto d’attacco, guida tutto il gruppo. Certo può darmi consigli preziosi sui movimenti in area. Non credo che per diventare un grande allenatore sia necessario essere stato un calciatore affermato. Diciamo che è un extra. Io come Pippo? Non mi paragono a Inzaghi né a nessun altro, ciascuno ha la sua storia. Sono qui per vincere e per restare tanti anni. Gol, successi e titoli sono i miei obiettivi”.