Moggi contro Zeman, cade l’accusa di diffamazione
“Se Zeman pensa che sia stato io a farlo esonerare per rovinargli la carriera, dovrebbe ringraziarmi perchè ha guadagnato cinque miliardi di lire netti per un anno, perchè non sa allenare, è lento e impacciato nel parlare e i giocatori non lo capiscono“.
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Da queste parole, pronunciate dall’ex direttore generale della Juventus, Luciano Moggi, in riferimento al processo Calciopoli, è scattata prontamente, qualche tempo fa, la querela del tecnico boemo per diffamazione. Accusa decaduta grazie al proscioglimento odierno da parte della Procura di Milano, nell’udienza preliminare con la sentenza del giudice Luigi Varanelli. La storia comincia nel novembre 2009, quando Zeman, ascoltato nell’ambito del processo di Napoli, aveva accusato la società Juventus di avere, in qualche modo, danneggiato la sua carriera. Da qui, le dichiarazioni a mezzo stampa di Moggi, citate precedentemente, nell’udienza successiva. Pronta la querela dell’attuale allenatore della Roma. Per il giudice, in ogni caso, il fatto non costituisce reato.