Napoli piccolo con le piccole. A Livorno è solo 1-1
La vigilia non raccontava certo una partita semplice.

Ma il Napoli dell’Armando Picchi è l’ennesima conferma di tutti i difetti diagnosticati agli azzurri ed al gioco di Benitez dall’inizio del campionato. Orfano di Higuain e di Albiol, il Napoli scende in campo con Pandev al centro dell’attacco e Britos accanto a Fernandez. La previdibilità di una partita di chiusura totale del Livorno si concretizza dopo i primi minuti di gioco con la squadra di Mimmo Di Carlo completamente dietro la linea del centrocampo, rinunciando quasi del tutto alla fase offensiva e limitandosi a chiudere ogni spazio alla manovra partenopea. Qualcuno potrebbe definirla una scelta fin troppo rinunciataria ma Di Carlo è un buon allenatore, ha studiato bene il Napoli ed alla fine della partita avrà ragione. Il Napoli fatica come sempre; forse addirittura più del solito. Pandev non ha la posizione di Higuain e troppi lanci lunghi finiscono in pasto ai facili disimpegni dei marcantoni amaranto della difesa. L’andamento lento della partita matura la convinzione che solo un episodio sarebbe in grado di sbloccare il risultato. Ed infatti al 31° Pandev viene atterrato in area dalla difesa di casa, Mazzoleni fischia il rigore e Dries Mertens non sbaglia. Ma il vantaggio degli azzurri è effimero perchè al 39° il Livorno riesce a ristabilire l’equilibrio. La cattiva sorte è la principale protagonista di una bella azione del Livorno chiusa con un tocco sotto porta di Mbaye. Reina si scaraventa sul pallone contrastandolo ma la sfera gli rimane sotto la schiena; Britos urta il portierone azzurra e la palla, toccata dalla spalla dello stesso Reina rotola lenta ed implacabile in porta. Di Carlo esulta e riorganizza il suo Livorno. Il primo tempo si trascina al termine senza troppe emozioni. Nella ripresa Benitez, come al solito, non cambia nulla. L’attesa è quella speranzosa in una disattenzione, nella stanchezza degli avversari che però tarda ad arrivare. Il Napoli è morbido ed inconcludente e non riesce a trovare la via del gol. L’ingresso di Insigne e Zapata non cambia una partita che si trascina fino alla fine quasi senza emozioni. Il punto conquistato dal Livorno è oro per i toscani che raggiungono in classifica il Chievo e cercando di respirare in zona retrocessione. Il Napoli, invece, non sfrutta lo stop della Roma e dimostra, per l’ennesima volta, di non essere una squadra pronta al gioco delle provinciali.