Palermo, Zamparini alla ricerca di investitori esteri: “Preferirei un russo, un cinese o un indiano”
Il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, è stato intervistato da “Il Corriere di Bologna” e ha toccato diversi temi della sua presidenza in rosanero.

Il patron friulano ha parlato del dualismo tra Franco Ceravolo, ex ds del Palermo, e Beppe Iachini, attuale allenatore del club siciliano: “Dopo la dura sconfitta di Empoli ho riflettuto più del solito, è vero, ho cercato di verificare di chi erano le responsabilità e alla fine ho mandato via il direttore sportivo Ceravolo. Mi è costato mandarlo via ma non andava d’accordo con Iachini, c’era dualismo e non collaborazione, o cacciavo l’uno o cacciavo l’altro”. Zamparini si è poi soffermato sulla passata stagione, in cui il Palermo ha vinto con scioltezza il campionato cadetto: “Il calcio è strano, se fai i risultati sei bravo, se non li fai sei uno scemo. Iachini meritava la conferma, certo, anche se eravamo la Juventus della categoria. Il Palermo aveva davanti Dybala, Vazquez e Belotti, e questi giocatori Bologna, Catania e Bari se li sognano. Chi vorrà fare come il Palermo dovrà investire tanto a gennaio. Posso assicurarvi che solo a fine dicembre comincerà il campionato vero”. Il presidente rosanero poi spiega come sia alla perenne ricerca di investitori stranieri per la sua squadra e commenta l’arrivo degli americani alla guida del Bologna: “Ho letto, mi dicono che i soldi ce li hanno, ma devono averne tanti e soprattutto devono tirarne fuori tanti, perché il calcio è una brutta bestia. Chiedetelo a quelli che ci sono stati prima di loro. Parlo di Guaraldi, di Cazzola, di Menarini, e parlo anche di Gazzoni, che con il calcio si è rovinato. E sarebbe successo anche a me, se non avessi avuto le spalle belle larghe. Se avessi avuto la passione delle donne, del gioco, dei motori e non quella del calcio avrei speso sicuramente molto meno. Volete sapere quanto mi è costata questa passione? Sui 250 milioni, tra prima di Palermo e Palermo. Chi me l’ha fatto fare? L’ambizione, il piacere, se ora Zamparini è conosciuto in tutto il mondo è merito del calcio. Ora aspetto anch’io un benefattore. Gli americani sono già a Roma e a Bologna, preferirei un russo, un cinese o un indiano”.