Parma, Ghirardi se ne va: “Mi dimetto e vendo il club”
Il mancato accoglimento del ricorso per la concessione della licenza Uefa del Parma ha portato il presidente Tommaso Ghirardi alla più drastica delle decisioni: dimissioni e club in vendita.

È un Ghirardi furioso quello che si è presentato in conferenza stampa questo pomeriggio e l’annuncio è di quelli destinati a creare scalpore: “Il Parma è da oggi in vendita, io ho chiuso con il calcio: mi sono dimesso da presidente del Parma“.
Nella giornata di ieri era arrivata la decisione dell’Alta Corte del Coni, che ha respinto il ricorso del Parma contro la mancata concessione della licenza Uefa da parte della Figc. Al posto dei ducali sarà quindi il Torino a disputare il preliminare di agosto di Europa League.
Ghirardi è frustrato, amareggiato e non ci sta: “Sono convinto di aver pagato tutti e tutto. La Federazione e la Lega mi hanno consigliato cosa fare, dove ricorrere: ho seguito i consigli delle istituzioni alle quali mi sono rivolto, e sono stato bocciato in primo e in secondo grado. Non esiste un colpevole, i miei dirigenti non hanno colpe: hanno fatto quello che hanno sempre fatto in questi anni. Solo uno stupido può pensare che possa aver voluto risparmiare 300mila euro, ovvero lo 0,60% di errore rispetto a quanto dovuto, dopo aver speso 18 milioni e averne persi altri 6-7 milioni per la mancata partecipazione all’Europa League. Quando sarò più sereno, valuterò chi potrà rimborsarmi dei danni che ho subito“.
Poi, l’annuncio delle dimissioni e della vendita del club, davanti ai cronisti e a un nutrito gruppo di tifosi accorso per solidarietà: “Noi siamo gente per bene, persone civili, non meritiamo di essere trattati in questo mondo. Io con il calcio ho chiuso, con lo sport ho chiuso, me ne ritorno al mio paesello: voi del calcio dovete vergognarvi. Mi hanno tolto un successo meritato sul campo. Ma chi ha il coraggio di giudicarmi? Mi sono dimesso da presidente del Parma, ho consegnato la gestione della società fino al 30 giugno a Pietro Leonardi. Da questo momento il Parma è ufficialmente in vendita“.
Il triste epilogo della vicenda della favola Parma, autore di una grandissima stagione chiusa al sesto posto, farà senz’altro discutere il mondo del calcio.