Parma-Lazio 1-2, le pagelle dei biancocelesti: Felipe Anderson decisivo
La Lazio ritrova i tre punti che mancavano da tre giornate.
Marchetti 6: non è chiamato a compiere interventi straordinari così come non ha responsabilità in occasione del gol di Palladino;
Basta 6: decisamente una buona prestazione. Senza sbavature;
De Vrij 5,5: nel complesso gioca abbastanza bene. Ma la dormita su Palladino in occasione del gol,dei ducali è imperdonabile per un giocatore del suo livello;
Radu 6: buona prova del rumeno. Sia da centrale che da terzino;
Braafheid 6: trentasei minuti di qualità per il terzino olandese costretto ad abbandonare anzitempo il campo per uno scontro con Rispoli. Distorsione del ginocchio sinistro con interessamento del collaterale: si prospetta un lungo stop;
Biglia 6,5: parte bene e sfiora in avvio il gol con una magistrale punizione che si stampa sulla traversa. Poi, con il passare dei minuti, diventa meno appariscente. Ma la prestazione è assolutamente più che sufficiente;
Lulic 6,5: tra i migliori dei suoi. È come il prezzemolo: lo si trova dappertutto. Corre, dribbla, quando serve imposta, crossa ed è sempre presente quando c’è da dare una mano in difesa. Insomma, ottima prestazione;
Parolo 5,5: partita decisamente sottotono. Corre tanto, come al solito. Ma la sua oggi non è una prestazione di qualità. Un passaggio a vuoto, dopo tredici partite ad altissimo livello, è concesso;
Felipe Anderson 6,5: migliora con il passare delle giornate. Propositivo, reattivo e volenteroso. Sembra stia acquisendo finalmente quella fiducia che sembrava mancargli fino ad ora. Anche perché le qualità indubbiamente ci sono. Il gol, il primo in campionato con la maglia biancoceleste, è la ciliegina sulla torta ad un’ottima prestazione;
Mauri 6: una prestazione non certo indimenticabile. Però quel gol del pareggio sul fischio finale del primo tempo vale oro;
Djordjevic 6,5: anche se non segna riesce a salire comunque alla ribalta. Fa reparto da solo. E poi, quel pallone recuperato con intelligenza e grande reattività più il successivo assist con il contagiri in occasione del vantaggio laziale valgono quasi come un gol;
Cana 6: rimane concentrato fino alla fine del match. Dati i suoi standard, tanto basta per strappare la sufficienza;
Keita 6: il suo ingresso in campo non stravolge la partita. Non in positivo. Ma neanche in negativo;
Klose 6: rileva Djordjevic e porta a termine il lavoro cominciato dall’ex Nantes.