Roma, De Sanctis riaccende la polemica con la Juve: “Con loro mai ad armi pari”
Il portiere della Roma Morgan De Sanctis non ha ancora digerito il ko contro la Juventus.

L’estremo difensore, dalle colonne della Gazzetta dello Sport, rincara la dose attaccando pesantemente i bianconeri: “A Torino dicono ‘Vincere non è importante: è l’unica cosa che conta’. Dovrebbero aggiungere: ‘E non ci interessa tanto come’. Non parlo di furti, intendo dire che dovrebbero ammettere di essere stati fortunati e non trincerarsi dietro la tesi dell’accerchiamento, la sudditanza psicologica esiste”. Il portiere torna sull’episodio del rigore di Maicon, accusando i giocatori juventini di utilizzare “scientificamente” una tecnica in modo da condizionare in qualche modo le decisioni arbitrali: “Allo Juventus Stadium l’arbitro arriva lì con 5 assistenti, non ne ha bisogno di altri cinque. Ho ancora nella memoria i flash dopo il primo rigore per il mani di Maicon e dopo il goal di Totti: è assurdo che 4-5 juventini debbano andare a protestare da Rocchi, che è bravissimo. E’ una situazione studiata che usano nei momenti d’indecisione“. Infine un attacco al collega Buffon: “I giocatori della Juve sbagliano a sentirsi perseguitati. Sono uguali agli altri e si comportano alla stessa maniera: l’unica differenza è che in Italia vincono spesso. A Buffon posso insegnare come si perde; un giorno però spero di potergli insegnare anche come si vince“.