Roma, Garcia: “Odio perdere. Mi assumo le mie responsabilità e resto finché mi vogliono”
Rudi Garcia ha analizzato la sconfitta con il Palermo e la stagione della Roma. Ecco le parole del tecnico della Roma ai microfoni di Mediaset Premium:

La partita…
“Prima devo dire che odio perdere, ma mi assumo le responsabilità perché ho messo dei giocatori che non avevano automatismi. Questa sera però non era importante, il nostro obiettivo era già centrato. Totti si è tenuto il 300° gol per la prossima stagione”.
Giovedì che succede…
“Vengono prese sempre solo certe cose. Abbiamo un presidente fantastico. Io ho fatto solo in modo di proteggere tutti. Roma non si è fatta in un giorno e neanche l’As Roma. La Juve è ad un passo dal triplete, e dopo Juve-Roma c’era una verità specifica. Bisogna lottare contro il pessimismo. Per quello ho detto che avremmo vinto lo scudetto, probabilmente se non l’avessi fatto non saremmo arrivati neanche in Europa League”.
Non poteva dirlo solo ai calciatori…
“Nessuno di noi ad inizio stagione aveva detto che l’obiettivo era lo scudetto, ma era centrare la Champions e l’abbiamo fatto. Verso la fine del campionato i giocatori sono stati fantastici nel fare il sorpasso soprattutto nel derby”.
Per il futuro che investimenti servono?
“Al momento c’è tutto il tempo per lavorare. La sintonia c’è, la dirigenza americana e italiana vanno d’accordo. Lavoriamo insieme e prendiamo le decisioni insieme e questo non cambierà”.
Meglio quest’anno o lo scorso anno…
“Sono più contento di questa. Lo scorso anno sono arrivato sulle ceneri, la squadra aveva voglia di riprendersi, ma anche quest’anno nei primi sei mesi si è visto questo gioco. Poi abbiamo avuto difficoltà, ma abbiamo dimostrato orgoglio, dignità e carattere”.
Resta a Roma?
“Finchè mi vogliono io resto”.