Roma, il tramonto di Tachtsidis: da regista zemaniano ad interprete di Torosidis
Sappiamo che, nel mondo del calcio, una bella favola può trasformarsi d’un tratto in un incubo senza via d’uscita. Questa è la storia di un greco sbarcato a Roma dopo una travolgente stagione con l’Hellas Verona: Panagiotis Tachtsidis.
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Questo gigante ,voluto da Zeman l’estate scorsa, ha alternato momenti belli con momenti brutti ed ha contribuito più alle sconfitte che alle vittorie giallorosse, per questo con l’avvento di Andreazzoli, chiamato a risollevare le sorti giallorosse, ha trovato spazio solo negli ultimi otto minuti di Atalanta-Roma 2-3. Torniamo però indietro di qualche mese: Tachtsidis ha disputato 18 gare di campionato di cui 14 da titolare e 4 da subentrante, eclissando De Rossi per quasi tutto il girone d’andata e incrementando le polemiche nell’etere romano e romanista. A questo ragazzo di 22 anni è stato affidato il centrocampo giallorosso e non ha inciso come sperava il tecnico di Praga, ed è stato sicuramente uno dei motivi per il quale è stato in seguito esonerato. Il centrocampista ellenico ha sicuramente delle buone qualità che però non sono venute alla luce sia per demeriti suoi sia per la troppa pressione e le troppe chiacchiere spese su di lui. Forse è stato “bruciato” come si suol dire nel “Bel Paese”, ma bisognerebbe fermarsi e chiedersi: Zeman avrebbe potuto scegliere diversamente? Perchè l’ha inserito subito in squadra caricandogli sulle spalle il peso delle aspettative di milioni di romanisti? A queste domande non avremo probabilmente mai delle risposte. Ma adesso che “Taxi” è diventato l’interprete di Torosidis, come lo ricorderanno i tifosi romanisti ed, in generale, il calcio italiano? Ma soprattutto: quale futuro intravede per se stesso? Ai posteri l’ardua sentenza.