Roma, lo stadio Flaminio affidato alla Figc
Lo stadio Flaminio di Roma è stato affidato dalla giunta capitolina alla Federazione Italiana Giuoco Calcio.

Ad annunciarlo è Luca Pancalli, ex pentatleta paralimpico e attuale assessore allo Sport nella giunta guidata dal sindaco Ignazio Marino. “Per l’interesse manifestato dall’interlocutore, per la serietà e la garanzia che la Federcalcio vanta, l’amministrazione capitolina ha ritenuto di conferire, per la durata di un anno, con la possibilità di rinnovare per l’anno successivo, la gestione dell’opera dell’architetto Nervi” ha spiegato Pancalli dopo aver partecipato alla giunta.
“La nostra decisione vuole dare avvio ad un percorso virtuoso di valorizzazione e di recupero di un’opera che tanto ha rappresentato per la città di Roma e ancora rappresenta per lo sport nazionale e locale – ha proseguito l’assessore allo Sport –. Inoltre, si tratta di un’operazione che sgrava le casse del Campidoglio di almeno di 800 mila euro l’anno per sostenere oneri manutentivi dell’impianto che l’amministrazione avrebbe dovuto affrontare“.
Obiettivo della Figc è quello di recuperare l’impianto facendone la casa Italia del calcio giovanile azzurro. Nello storico impianto romano, chiuso dal 2012, ci ha giocato la nazionale italiana di rugby fino a due anni fa e anche Lazio e Roma in Serie A nel 1990, mentre erano in corso i lavori di ristrutturazione dell’Olimpico per i Mondiali.
“Vogliamo ringraziare il sindaco Marino e la giunta per averci accordato l’opportunità di recuperare e restituire a vita un impianto storico come il Flaminio“ ha dichiarato il direttore generale della Federcalcio, Antonello Valentini.
Si stima che per recuperare il Flaminio serviranno tra i 12 e 15 milioni di euro. ”La nostra idea – prosegue Valentini – e’ quella di ospitare al Flaminio alcune attività fondamentali della Federcalcio, farne un centro di allenamento delle nazionali giovanili e magari far giocare le nazionali dall’Under 21 in giù. La nostra idea è quella di coinvolgere nel progetto anche altre federazioni, come pugilato, nuoto e scherma, che già hanno attività all’interno dell’impianto“.