Roma, parla Baldissoni: “Per lo scudetto temo noi stessi. Champions? Non credo sia troppo grande per noi”
Grazie alla vittoria per 2-1 sulla Fiorentina, la Roma di Rudi Garcia è balzata in testa al campionato con 20 punti, a più 2 dal quartetto di squadre ferme a 18, Fiorentina, Napoli, Inter e Lazio.

Partendo proprio da questa vittoria il direttore generale giallorosso, Mauro Baldissoni, ha parlato a Radio Anch’io lo Sport, del momento della squadra.
Il tema più caldo in casa Roma è certamente quello relativo alla scudetto: “Non si valutano i momenti ma i percorsi. Il campionato è iniziato da poco, c’è un evidente equilibrio e questo lo rende più interessante degli ultimi. Presto per fare previsioni, ognuno si sta godendo il frutto del suo lavoro. Noi ora ci godiamo un primo posto in solitaria che mancava da due anni. Per il titolo temo di più la Roma, perché noi siamo attrezzati per vincere, ne abbiamo la forza ma dobbiamo costruire la consapevolezza giusta per vincere ogni partita. Napoli, Inter, Fiorentina e Juventus sono forti e possono competere fino alla fine”.
Altro tema caldo è quello riguardante il futuro del tecnico Garcia: “Siamo stati tutti oggetto di critiche, fa parte del lavoro che facciamo e dell’attesa di vittoria che esiste in questa città, dove non si vince da tanto. Alzare le aspettative vuole dire alzare la pressione e dunque far emergere critiche più dure, che noi accettiamo volentieri. Con Garcia c’è un rapporto franco e diretto, siamo contenti di quanto fatto da lui da quando è qui. Alcune sue dichiarazioni nel finale dello scorso campionato non sono state fortunate, ma con il presidente ha chiarito tutto. Ricordiamoci che è il tecnico che ha fatto il numero maggiore di punti nella storia della Roma”
Se in campionato la Roma vola, in Champions League le cose sono molto meno rosee, così ha commentato Baldissoni: “Non credo sia troppo grande per noi, credo solo ci sia un dispendio di energie psico-fisiche maggiori per una squadra meno abituata a giocarci come la Roma. Se non ci fosse stata la traversa di Florenzi e ed avessimo vinto a Leverkusen, staremmo parlando di altro. Abbiamo tutte le chance per passare il turno”.
Immancabile poi un commento su Francesco Totti: “Non può non esserci nel nostro progetto, è fuori per infortunio ed ovviamente è arrivato ad un punto della sua carriera in cui non può essere impiegato in tutte le partite. Resta al centro delle nostre attenzioni. Con lui c’è già un accordo per proseguire con un ruolo a livello dirigenziale quando deciderà di smettere“.
Nonostante un grande mercato estivo, la Roma non ha risolto tutti i suoi problemi, soprattutto a livello difensivo; Baldissoni però spiega: “A calcio si gioca in undici, quindi tutti attaccano e difendono. Non dimentichiamoci che la Roma ha avuto nello scorso calciomercato delle restrizioni date dal fair-play finanziario. In base alle esigenze riscontrate dal tecnico, ci siamo rinforzati a dovere. Poi non dimentichiamo che devono tornare Strootman e Castan. Era impossibile comprare calciatori di prima fascia per la difesa, sia a livello economico che strategico”.
Ultimi temi toccati da Baldissoni riguardano i tifosi: “Esiste un problema evidente, un derby senza tifosi non potrebbe essere che triste. I responsabili dell’ordine pubblico hanno deciso di prendere misure più restrittive in base a quanto successo nello scorso campionato e noi non possiamo che adeguarci. Ma, come detto già ad Alfano, è opportuno proporre un programma più ampio per normalizzare la situazione negli stadi come accade nel resto del mondo: vanno ridotte le restrizioni all’accesso ed eliminate le barriere”; e la situazione del nuovo stadio: “Siamo in una fase autorizzativa avanzata, credo che in primavera prossima si potrebbe procedere alla posa della prima pietra“.