Rudi Garcia, tecnico della Roma, parla in conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Milan. Queste le sue dichiarazioni:
Rudi Garcia. Fonte: Riccardo Cotumaccio
Chi ha la partita più difficile tra la Roma e la Lazio?
“Io mi preoccupo solo della mia Roma, la parola concentrazione la sentirete spesso. Dobbiamo continuare sulla stessa strada, l’obiettivo sarà sempre lo stesso da quando sono qua: vincere”.
Cosa teme del Milan?
“Mattia Destro è talentuoso ma ora è del Milan. Le condizioni degli avversari le teniamo da conto ma importano solo quelle della Roma, non dovremo soffrire la loro qualità ma soprattutto dovremo capire quali sono i loro punti deboli”.
Gli infortunati… “Si sono allenati bene, Ljajic sta migliorando molto ma mancano ancora molte ore. Farò un altro allenamento domani mattina ma piano piano sto ritrovando tutti gli uomini. Bene anche Gervinho e Keita”.
La Roma è salita nel possesso palla e ha cambiato modo di giocare… “I cambiamenti li ho fatti per queste partite, se vedete il tabellino siamo andati sempre in vantaggio per poi giocare più bassi e in contropiede. Poi Sassuolo e Genoa avevano due assetti diversi, io mi adatto solo in modo da poter far gol e creare problemi all’avversario. Possiamo adattarci per cancellare le qualità degli avversari, le scelte per domani potranno essere uguali o del tutto diverse”.
Totti diventa il capro espiatorio per quello che non va in questa squadra? “Lasciatelo in pace, lui è il capitano e ogni volta si parla di lui. Lui è importante, può giocare o non giocare ma l’unica cosa che conta è vincere a Milano e avere tutti a disposizione e al massimo. Il capitano va lasciato tranquillo”.
Cosa è cambiato senza Destro in attacco? “Non è cambiato niente in generale con Doumba, non sono uguali ma i cambiamenti sono pochi. Sono bomber, a loro piace avere palloni vicino alla porta avversaria”.
Quanto è rischioso tenere in sospeso la situazione di Nainggolan, uno dei più importanti in questa stagione? “Sono tutti importanti allo stesso modo per me. Non c’è spazio per distrarsi, dobbiamo essere concentrati con spirito collettivo per vincere a Milano. Poi fa le sue valutazioni con la società ma non è il momento di parlare delle situazioni dei singoli”.
Luis Enrique lasciando la Roma disse ‘Questo è un ambente che va aiutato’, lei è d’accordo? “Rispondere non mi aiuterà in vista nel match di domani. Io parlo di campo, sono l’allenatore e devo solo far lavorare la squadra. Le partite si giocano solo sul campo, non sono un dirigente”.
Keita è pronto anche per 90’? “Credo di si, ha recuperato dal problema al ginocchio che dava ancora un po’ fastidio. Lui si è allenato, si sente bene. Io dico sempre che più ho giocatori da scegliere più siamo forti. Questo anche per avere più chance di scelta anche durante la partita”.
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