Sampdoria: di padre in figlio
La Sampdoria è sotto di quattro reti a Marassi contro l’Inter, nella giornata delle sfide personali, del rancore, delle tensioni e delle provocazioni, ma la gradinata Sud continua a sventolare i suoi vessilli e a tenere alta la voce.

Nella domenica dei gesti da dimenticare di un ragazzo di 21 anni, c’è la storia di un altro di 19 che invece merita di essere raccontata.
Corre il minuto 85, la partita è avviata alla pesante sconfitta ma Sakic, dalla panchina, vuole regalare, in una giornata piuttosto cupa e triste, una gioia e un’emozione ad un ragazzo dal viso buono, e non solamente a lui.
Lui è Mattia Lombardo, figlio dell’amatissimo Attilio; l’espressione è la stessa e se con la fantasia si prova ad immaginarlo senza la folta chioma, il gioco è fatto.
Mattia subentra a Palombo, ex capitano e simbolo della Samp per cui il giovane centrocampista da sempre è tifoso. Proprio per questo, per lui e per tutta la gente presente, l’emozione va al di là di un semplice esordio.
È la sua prima volta su un campo di serie A, ma soprattutto, è la sua prima volta in una gara ufficiale con la maglia della sua Sampdoria; la squadra che ha visto primeggiare anche grazie alle gesta di suo padre e che ora lui spera di eguagliare con un’altrettanto gloriosa carriera.
Mattia è ragazzo serio e i piedi li ha ben piantati per terra ma la felicità è tanta e la soddisfazione non può nascondere. “Quando il mister mi ha fatto entrare mi sembrava di essere in un altro mondo”. Queste le sue prime comprensibili dichiarazioni, senza immaginare ciò che può aver provato papà Attilio, lontano fisicamente ma sicuramente vicino con il pensiero, nel vedere il suo erede calcare il terreno del Ferraris con così tanta passione.
Da oggi potrebbe iniziare per Mattia un periodo ricco di novità; la Samp è matematicamente salva e c’è la concreta possibilità che per lui le soddisfazioni non si siano esaurite con i dieci minuti di un’amara, e dolce allo stesso tempo, sconfitta.
Per fortuna Sampdoria-Inter verrà ricordata anche per questo, nonostante altri abbiano provato a scrivere una brutta pagina di sport.