Sampdoria: la conferenza stampa di Delio Rossi che affronta da ex il Palermo
Ennesima giornata di pioggia al “Mugnaini” di Bogliasco a fare da cornice alla sempre piacevole, a volte ironica, chiacchierata tra Delio Rossi e la stampa.

I concetti sono sempre molto chiari e ripetuti con convinzione. Per lui non esiste criticare il suo gruppo. “Siamo partiti da una situazione non bella ora invece la squadra ha una sua fisionomia. Bisogna essere più benevoli e non dimenticare da dove siamo partiti. Non eravamo ciuchi prima, non siamo fenomeni ora. Siamo una buona squadra che per centrare l’obiettivo il prima possibile deve ancora faticare”.
Arriva il Palermo che ha battuto la Roma; quale avversario si aspetta?
“Un avversario che viene a giocare una gara determinante. Noi dobbiamo fare una partita con lo stesso spirito di mercoledì con l’Inter, anzi qualcosa di più visto il risultato”.
Qualcuno chiede notizie di Rodriguez. Quando lo vedremo?
“Quando lo riterrò pronto”.
Ora due partite ravvicinate. In questi giorni ha lavorato più sull’aspetto psicologico?
“Non siamo abituati a giocare tre partite in una settimana. Ieri chi non ha giocato mercoledì è stato impiegato nell’amichevole, con chi ha giocato invece abbiamo parlato della partita. Oggi iniziamo ad analizzare il Palermo”.
Poulsen potrebbe essere recuperato rispetto a quello che era a inizio campionato?
“Poulsen è un giocatore che ci può stare con noi visto anche il sistema di gioco. Mancino che ha gamba, ma come per Rodriguez, c’è sempre qualche problema con la lingua”.
La Sampdoria potrebbe condannare il Palermo: come la vive?
“Mi riesce difficile pensare che un’eventuale vittoria a sette domeniche dalla fine possa condannare una squadra. Non mi aspettavo di trovare il Palermo in questa situazione e mi dispiace perché sono rimasto molto legato all’ambiente”.
Due anni fa il Palermo vedeva la Samp retrocedere oggi rischia grosso. Secondo lei cosa non ha funzionato?
“Faccio fatica a dare giudizi vedendo la cosa da lontano e non conoscendo i giocatori. La società ha fatto delle scelte e quando cambi tanto sai ciò che lasci ma non cosa trovi. Dare giudizi da fuori non è giusto, ovviamente però sono dispiaciuto”.
Zamparini ha parlato di lei come un rimpianto.
“Lo ringrazio perché mi ha dato l’opportunità di allenare una squadra importante e mi ha fatto conoscere una terra incredibile. Io ciò che pensavo gliel’ho sempre detto direttamente in separata sede. Lo sa benissimo che abbiamo una visione molto diversa sul ruolo dell’allenatore”.
In vista del derby pensa di risparmiare i diffidati?
“Ora penso al Palermo. Il derby è un’altra partita. Schiererò la formazione che riterrò più idonea per affrontare il Palermo. Il derby me lo state dicendo voi che è la partita successiva, io neanche lo sapevo. Per me ora c’è solo il Palermo”.
Costa come sta?
“Costa è guarito, a livello precauzionale non lo abbiamo schierato mercoledì, quindi credo che domenica sia a disposizione”.
Questo potrebbe definirsi il momento meno prolifico da quando è qui. Quale la motivazione?
“Veniamo da tre settimane di stop e ora ne abbiamo tre di fila. Vieni da una sconfitta e poi stai fermo tanto. Questo non agevola. Credo sia una casualità. Tolto Cagliari la squadra ha fatto sempre la sua parte, poi ci sta che capiti di raccogliere di più quando non meriti e meno quando invece giochi meglio: basti vedere il caso Parma e quello Inter”.
Abbiamo visto sul finale di gara mercoledì giocatori fisicamente in calo. La preoccupa questo?
“La stanchezza ci sta. Mustafi, ad esempio, non ha giocato con costanza e poi si ritrova a fare due partite a distanza di tre giorni. C’è anche da dire che quando affronti chi è più forte di te devi spendere più energie per reggere il confronto e mercoledì è stata una partita dura.
Dal punto di vista fisico domenica avremo più da perdere che da guadagnare indipendentemente dal risultato”.
Se non segna l’attacco La squadra fa fatica. Valutazioni da fare in chiave futura?
“Prima troppe lodi ora quasi critiche per i nostri attaccanti. Ci sta anche un pizzico di appannamento e poi non dipende solo da loro ma bisogna anche metterli in condizione di poter segnare. Se l’attacco non va in goal la colpa è di tutta la squadra”.
Preferirebbe vincere contro il Palermo o nel derby?
“Sia con il Palermo che il derby. So che però entrambe danno tre punti e non di più quindi sono importanti entrambe nello stesso modo e per ora so solo che domenica affronteremo il Palermo”.