Sassuolo-Inter: le parole di De Zerbi nel post partita

Questa prima giornata di Serie A ci ha insegnato qualcosa: il Sassuolo di Roberto De Zerbi promette grandi cose. Certo, nessuno si sarebbe aspettato un esordio del genere, con i neroverdi che, nel primo tempo, hanno letteralmente incantato gli occhi degli spettatori del Mapei Stadium, incassando tre punti pesantissimi

Nella prima mezz’ora è subito “Dezerbiland”, con gli emiliani che hanno messo in mostra un gioco corale, scoppiettante, improntato a offendere per mezzo di velenosissime ripartenze, tese a sfruttare le qualità degli esterni. L’organizzazione di gioco è apparsa sin da subito perfetta, i meccanismi ben rodati, la preparazione atletica ottimale; ed è proprio sotto questo profilo che il Sassuolo ha surclassato l’11 di Spalletti: i nerazzurri sono apparsi sin da subito fuori forma, svogliati e privi di idee, concedendo moltissimo in fase difensiva (benché il gol sia pervenuto dal dischetto). Un’Inter fiacca, sulle gambe, che ha faticato a tenere i ritmi dei padroni di casa e che, nonostante un possesso palla maggiore, non ha saputo sfruttare le poche occasioni ottenute nel corso della gara.

Le parole di De Zerbi: Nel post partita, Roberto De Zerbi ha espresso parole entusiastiche per la prestazione dei suoi ragazzi, tenendo però i piedi ben piantati a terra: “Sono contento per la vittoria. La società ha fatto investimenti importanti e sono contento per i ragazzi che hanno capito quello che gli ho chiesto in fase di preparazione. Dobbiamo sfruttare questa vittoria per avere maggiore entusiasmo in futuro, la squadra è molto giovane ed è dotata di grande qualità. Quando si inizia a lavorare con un’idea diversa di gioco non è scontato che ci sia una progressione, ci saranno inevitabilmente degli stop: ma se saremo organizzati sapremo come reagire”

Su Boateng: Non sono mancate, inoltre, le parole di encomio per Kevin Prince Boateng, fautore di un’ottima prestazione. Intervistato ai microfoni di Sky Sport, il tecnico bresciano ha commentato così la partita del calciatore ex Milan, schierato come nel ruolo di centravanti : “Non l’ho inventato io in quella posizione, era stato impiegato così anche dal Las Palmas, dove potevo andare ad allenare. È un vantaggio avere un giocatore da poter sfruttare quando si è molto pressati, poi attacca la porta come una punta vera, e anche se perdiamo profondità però poi ci abituiamo a giocare più alti”