Sassuolo-Roma 0-2, le pagelle degli emiliani: Sansone gladiatore, Berardi assente

Il Sassuolo alla disperata ricerca di punti salvezza, e reduce da due sconfitte consecutive che hanno minato il buon rientro di Di Francesco, deve scontrarsi contro una Roma in piena corsa per il consolidamento della seconda piazza in classifica.

Gli emiliani entrano in campo troppo timorosi e riescono a farsi vedere dalle parti di De Sanctis solo grazie ad alcuni lampi dei singoli, con Sansone che, su tutti, ha cercato di dare fastidio alla difesa giallorossa; ancora deludente la prova di Berardi, che, nonostante il rientro del suo mentore, è lontano dagli standard a cui ci ha abituato.

Pegolo, voto 6 – Incolpevole nell’occasione del gol di Destro. Cerca di chiudere al meglio sugli attacchi giallorossi.

Gazzola, voto 6 – Attento a non lasciare troppi spazi, viene aiutato dalla giornata non proprio positiva di Florenzi.

Cannavaro, voto 6.5 – Guida con sicurezza la difesa e si fa vedere in fase d’attacco; peccato per la mancata attenzione nell’occasione del gol.

Mendes, voto 6 – Risponde colpo su colpo nella sfida diretta con Destro, oltre a rendersi protagonista di qualche chiusura molto buona.

Longhi, voto 5.5 – Spesso richiamato per la sua posizione sbagliata, che lascia campo alle folate delle ali della Roma.

Biondini, voto 5 – Sbaglia un’infinità di palloni, anche semplici, e non sembra proprio in giornata.

Chibsah, voto 5 – Clamoroso il suo errore in appoggio nell’occasione del vantaggio degli ospiti, non è un regista e oggi lo dimostra.

Missiroli, voto 5 – Altro protagonista dell’erore clamoroso che porta la Roma in vantaggio, non riesce a incidere sulla gara e anzi si perde con il passare dei minuti.

Berardi, voto 4.5 – Il giocatore che aveva incantato nella prima fase di stagione non è più qui; ritrovarlo è un obbligo se si vuole puntare alla salvezza.

Floccari, voto 5 – I palloni dalle sue parti arrivano con il contagocce ma non è che lui faccia molto di più per farsi notare.

Sansone, voto 6.5 – Ci mette veramente tanto cuore ed è l’ultimo a mollare.