Scontro al vertice; la A e la B non sono mai state cosi vicine
Più di Manchester United-Arsenal, o di Valecia-Atletico Madrid, il Derby D’Italia tra Juventus e Inter catalizzerà nel week-end l’attenzione dell’intera Europa calcistica, e non solo.
Conte (o chi per lui), Stramaccioni e i loro ragazzi avranno gli occhi addosso di mezzo mondo, e dovranno cosi impegnarsi ad offrire uno spettacolo che non ci faccia sfigurare e porti in alto ancora il nome del nostro calcio che, comunque sia, recita ancora un ruolo molto importante agli occhi degli altri.

I riflettori di Torino si accenderanno su una delle rivalità storiche del nostro campionato, accesa sin dagli albori della massima serie, giunta all’ennesimo capitolo di una storia che può essere rivoluzionata o imboccare una strada ben decisa.
Essì, perchè il risultato del match potrebbe essere più importante di quanto si pensi, pur essendo appena all’undicesimo turno.
La Juventus, fresca di centoquindicesimo compleanno, vuole avere ancora fiato per spegnere tutte le candeline, e battere i nerazzurri sarebbe il regalo migliore per tentare la fuga solitaria; dal canto suo, l’Inter non poteva arrivare meglio a questo scontro diretto, da seconda in classifica che vola letteralmente sulle ali di un ritrovato – e neanche tanto sperato – entusiasmo, trascinata dalla nuova linfa di Palacio e Guarin oltre che dalla inestimabile verve del solito Cassano.
Che sia +7 o -1 al termine del match, quando mancano ormai 24h al fischio d’inizio, i cuori cominciano già a fremere.
Bisognerà attendere fino a lunedi, invece, per assistere all’altro grande evento che ci riserverà la Serie B.
Meno attraente ma in egual modo importante, Verona-Sassuolo è, come l’altra sfida ai piani alti, scontro al vertice quasi decisivo, comunque importante per il prosieguo della stagione.

Il Sassuolo è non solo capolista ma anche schiacciasassi di questo campionato, e con dieci vittorie nelle prime dodici giornate rischierebbe di fare un campionato a parte se l’esito del match dovesse essergli favorevole; la banda di Mandorlini ci arriva invece con l’aria di chi, da seconda in classifica, vive della paura di poter vedere gli avversari scappare via, già all’ultima spiaggia e disturbata dalle ultime prove non fortunate.
Sei punti dividono oggi le due squadre; chi si vuol perdere un match dall’aria di Serie A?