Serie A, Rizzoli rivela: “Dopo i “vaffa” di Totti volevo smettere di arbitrare”
Nicola Rizzoli parla della sua carriera ai microfoni di Sky Sport.

L’arbitro della finale mondiale di Brasile 2014, si concerta su momenti particolari della sua storia: il più bello e il più brutto.
Rizzoli parte dal ricordo più doloroso, svelando ciò che accade durante Udinese-Roma del 2008 e le conseguenze di quella partita: “Cosa successe durante quell’Udinese-Roma? Taddei per tre volte consecutive aveva puntato l’area di rigore partendo da destra, pensando che lo stesse facendo di nuovo mi sono posizionato al centro dell’area, ma il brasiliano crossò proprio verso la mia posizione. Devo ammettere che da parte mia si trattava di un posizionamento errato. Il primo ‘vaffa’ di Totti lo interpretai come un’imprecazione rivolta alla situazione, poi si girò, me ne disse un altro e decisi di estrarre il cartellino giallo, sbagliando. Mediaticamente passò molto male la decisione, tanto che lessi sul giornale che l’allora presidente dell’Aia diss ‘Rizzoli scrive una pagina nera del calcio’. Fu un titolo pesante che mi portò a scrivere la lettera delle mie dimissioni, poi ritirata grazie all’intervento della mia compagna“.
Rizzoli si sofferma poi sul momento più alto della sua carriera, l’arbitraggio nella finale mondiale: “Se mi sento il miglior arbitro del Mondo? No, nessuno può autoeleggersi miglior arbitro del mondo, bisogna che siano altri a dirlo. Noi siamo spesso giudicati da persone che non hanno mai affrontato la nostra vita. La finale dei Mondiali? Ripensandoci può anche scendermi una lacrima, è il coronamento di un sogno“.