Serie A, top 5 gol 4a giornata 2012-2013
Alla quarta di campionato, la Juve è già sola in testa alla classifica. Il Napoli non riesce a vincere a Catania, nonostante la superiorità numerica; tonfo della Lazio in casa col Genoa, cadono le milanesi con Siena e Udinese. Top 5 gol di SoccerMagazine.it!
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5° posto – Quintero (1-1 al Bologna): partito Verratti, il Pescara e riuscito a trovare un altro centrocampista di talento da valorizzare. E non è un caso che il suo nome sia finito, ancora una volta, nel taccuino di Marotta e Paratici. Il Pescara conquista il primo punto in campionato grazie a una sua prodezza su calcio di punizione: un sinistro tagliato sul primo palo.
4° posto – Quagliarella (2-0 al Chievo): se avesse un nome anglofono, oppure si chiamasse “Quagliarellinho”, probabilmente sarebbe riconosciuto da tutti come top player. Invece è semplicemente Fabio Quagliarella da Castellammare di Stabia, ma i numeri da “top” gli ha sempre messi in mostra nella sua carriera. Gli ultimi ce li ha fatti vedere contro il Chievo, come il suo secondo gol: stop a seguire delizioso e tiro a giro sul secondo palo. Nulla da fare per Sorrentino.
3° posto – Roncaglia (1-0 al Parma): ha solo 25 anni, ma ha già una grande esperienza accumulata nei suoi anni al Boca Juniors. Il difensore centrale della Fiorentina si fa finalmente conoscere dal grande pubblico grazie alla rete messa a segno col Parma: una sassata a incrociare precisa, che non lascia scampo a Mirante.
2° posto – El Shaarawy (1-1 all’Udinese): nello sfacelo che è il Milan di questo inizio di stagione, la nota positiva non può che essere l’impiego in pianta quasi stabile del giovane italo-egiziano. Mancava solo il suo gol, e l’attaccante dell’Under 21 lo ha finalmente trovato contro l’Udinese: staffilata di prima intenzione, dopo sponda di Pazzini, con sfera che si infila imprendibile nell’angolo.
1° posto – Quagliarella (1-0 al Chievo): è la prima volta, dalla nascita di SoccerMagazine, che in classifica entrino due gol segnati dallo stesso giocatore. Ma se il calciatore in questione è Quagliarella, uno che gol banali non è ha praticamente mai fatti, allora si spiega tutto. La sua semi rovesciata, su calcio d’angolo da destra, è un saggio di estro e coordinazione. E, per di più, ha messo sui binari giusti una partita che la Juventus non era ancora riuscita a sbloccare.