Serie A, Platini senza freni: “Tavecchio non è razzista. Totti? Un genio del calcio”
È un fiume in piena il Presidente della Uefa, Michel Platini, che a Sky ha parlato dei molti temi caldi del calcio.

Il presidente ha, pre prima cosa, parlato del numero uno della FIGC, Carlo Tavecchio: “Siamo in democrazia, ha fatto una cavolata, uno sbaglio. Tavecchio non è razzista, non è niente, ma ha fatto un’uscita infelice. Candidatura da ritirare? No, è stata decisa dal popolo italiano, da nessun altro. Dunque, è il calcio italiano che ha deciso di avere un presidente o un altro. Noi non abbiamo interferito. Poi, la disciplinare ha preso il suo caso e lo ha sospeso da tutte le sue funzioni all’Uefa per sei mesi, che non è tanto”.
Platini ha poi elogiato la Roma: “L’ho sempre detto, Francesco Totti è un genio del calcio, ha fatto delle bellissime cose ma, come diciamo noi, è l’unica, può darsi, grande stella che ha fatto la sua carriera in una sola squadra. Fosse andato in un altro grande club, all’estero, non dico nel nord dell’Italia, ma all’estero, può darsi che avrebbe vinto molto di più a livello internazionale. Garcia? È una persona molto brava, lo conosco abbastanza bene è molto simpatico, ha fatto un lavoro incredibile alla Roma. È arrivato come il francese con la puzza sotto il naso, come tutti i francesi che vengono in Italia. Ha fatto bene, ha il supporto dei giocatori, dei tifosi, della società, ha fatto giocare molto bene la Roma. Complimenti, sono molto orgoglioso di essere francese a Roma, merito suo”.
L’ex fuoriclasse bianconero si è poi espresso anche su Paul Pogba: “La Juve è un grande club europeo, Pogba deciderà lui quello che vorrà fare, sarà un rapporto con la Juve, ci sarà una somma importante di soldi: deciderà la famiglia Agnelli, con il presidente Andrea, quello che ci sarà da fare. Questo è un fatto di opportunità. Il mio addio alla Juve? L’Avvocato mi aveva chiesto se era vero che chiudevo con il calcio e gli risposi di sì. Non perché c’era un’altra società, ma ho detto no, perché volevo tornare a casa, al mio porto d’origine. Non ho mai più avuto la volontà di ritornare a Torino, perché ho sempre detto che non si vive due volte la stessa storia d’amore”.
Platini ha poi terminato ribadendo l’opposizione alla moviola in campo: “Sono totalmente contrario alla moviola in campo, perché dobbiamo dare giustizia, dobbiamo aiutare la giustizia, dobbiamo aiutare gli arbitri ad essere migliori, dobbiamo aiutare gli umani ad essere migliori, ma sarà’ un disastro per il gioco del calcio. Abbiamo il gioco più bello, più popolare del mondo e dobbiamo rompere questa fluidità, questo gioco. Sono totalmente contrario e penso che non serve. Tutte le televisioni vogliono la moviola in campo, ma tutto il resto non è che vuole la moviola in campo”.