Siena-Napoli 1-1, le pagelle dei partenopei: Lavezzi trasforma la partita
Partita scialba, quella condotta dagli azzurri di Mazzarri nella trasferta di Siena. Vediamo allora le pagelle degli ospiti:

Campagnaro 5+: Non è sicuramente il suo periodo migliore. L’argentino appare spesso spaesato, se non addirittura distratto. Si fa ammonire ingenuamente al secondo minuto di gioco; riesce a crescere solo leggermente (dal 70′ Zuniga s.v.).
Cannavaro 5,5: Il capitano del Napoli si conferma uno degli anelli deboli della retroguardia partenopea. Non nuovo alle amnesie, regala a Calaiò una palla goal ghiottissima nel finale di primo tempo, sbagliando totalmente la diagonale.
Aronica 6- –: E’ il meno impacciato della difesa, ma anche il più falloso. Soffre molto il solito Calaiò.
Maggio 5: Le spinte dell’esterno della nazionale vengono completamente a mancare al Franchi. Trova difficoltà anche nel ripiegamento.
Inler 5: Gestisce diversi palloni, ma con troppa sufficienza, giocando spesso in orizzontale e non catalizzando praticamente mai le manovre offensive del Napoli (dal 70′ Dzemaili s.v.).
Gargano 5,5: Si sacrifica nella corsa, ma sbaglia più di un passaggio e vanifica tutti gli sforzi (dal 55′ Lavezzi 7- –: Nonostante i pochi minuti a disposizione si conferma l’anima del Napoli. Con lui sul rettangolo verde, la squadra cambia radicalmente volto e le caratteristiche degli altri elementi collimano con la vivacità di gioco che si viene a produrre. Indispensabile.
Dossena 6-: E’ uno dei più propositivi, ma è costretto al pari dei compagni ad una prestazione in chiaroscuro. Ha comunque il pregio di offrire a Pandev l’assist per il pareggio.
Hamsik 5: Arretrato a centrocampo, non entra mai nel vivo del gioco e fa sentire la sua assenza in avanti.
Pandev 7-: E’ l’unico, insieme a Lavezzi, a lottare e tenere duro per tutta la durata della propria permanenza sul campo. In certi frangenti forse un po’ troppo egoista, tiene a galla il Napoli sfiorando nel finale anche la rete della vittoria.
Cavani 5+: Ottiene poche occasioni, ma buone: tuttavia non riesce mai a concretizzarle a dovere. La più clamorosa è sicuramente quella dal dischetto, ma l’esecuzione del rigore è assolutamente da condannare. Importante in fase difensiva, però.