Torino-Napoli 1-0, le pagelle azzurre: stantuffo Maggio, Hamsik evanescente
Il Napoli cade a Torino. Il colpo di testa di Glik manda in estasi i granata, affossando gli ospiti. La compagine partenopea resta terza a quota 45 punti, mentre le inseguitrici si avvicinano. Il Toro vola a quota 36, superando le milanesi. Ecco le pagelle del Napoli.

PAGELLE NAPOLI
Andujar voto 6: Giustifica la scelta di Benitez di affidargli le chiavi della porta: la difende sempre con grande personalità. Reattivo sulla punizione di Bovo, attento in ogni situazione. Non ha colpe sul goal subito. Con le sue prestazioni si è guadagnato la fiducia dei compagni.
Maggio 6 (il migliore): Il gioco del Toro si fonda sul grande apporto proveniente dalle fasce. Il laterale del Napoli regge il confronto con il dirimpettaio Darmian, in un duello che profuma di Nazionale. Spinta sulla destra e puntualità in copertura: il migliore dei suoi. (dall’83’ Duvan Zapata: s.v.)
R. Albiol 6: L’attacco del Torino non è composto da facili clienti: Quagliarella e Martinez prima, Maxi poi, dimostrano di essere galvanizzati dall’impresa di Bilbao e spuntano da tutte le parti. Lo spagnolo controbatte con la sua intelligenza tattica. Sempre affidabile in fase di possesso, sfiora la rete con un bellissimo coast to coast. Tra i pochi a salvarsi
Koulibaly 5.5: Da una sua leggerezza nasce il calcio d’angolo su cui Glik punisce il Napoli. Riflette i momenti di blackout che a volte colpiscono la sua squadra: primo tempo senza errori e poi stacca la spina. A corrente alternata: paga l’inesperienza a certi livelli.
Strinic 4.5: Dopo le prime uscite in cui aveva stupito tutti, conferma la propria involuzione. Bruno Peres lo asfalta, mandandolo fuori giri. Poco reattivo nella marcatura su Glik in occasione del goal. Deve ritrovare la verve del primo scorcio della sua avventura italiana.
David Lopez 5: Patisce la vivacità del centrocampo torinese. Gli avversari lo ingabbiano, limitandolo ai minimi termini. Nella prima frazione cerca di presiedere la mediana con ordine, ma alla lunga affonda sotto gli inserimenti dei tori granata. Statico.
Gargano 5.5: El Mota cerca di metterci la solita grinta, però stasera contro un Toro scatenato è molto difficile. Si batte lì, nel mezzo, ma con poca testa. Non è il solito trascinatore delle ultime partite, complice la scarsa brillantezza dei suoi. Lascia il posto ad Inler dopo oltre un’ora di gioco. (dal 73′ Inler 5.5: tenta di rendersi utile nel timido forcing finale ottenendo risultati modesti)
Callejon 6: Uno dei migliori. Preziosissimo in copertura: raddoppia sempre su Darmian, assistendo Maggio in ripiegamento. Dopo l’uscita di Christian, disputa gli ultimi minuti da terzino, facendo valere la propria forza offensiva nell’assalto finale al fortino avversario. Sta tornando sui suoi livelli.
De Guzman 5.5: Il fido scudiero di Rafa galleggia sulla sinistra senza molti acuti. Bruno Peres lo costringe a mantenere un baricentro più basso del solito. L’olandese giramondo accende la luce in un solo momento: serve un pallone d’oro ad Higuain che però spara in curva. Poco incisivo.
Hamsik 5: Un passo indietro rispetto alle recenti prestazioni in cui sembrava in crescita. Lo slovacco gioca discretamente con la palla tra i piedi, il problema è quando non ce l’ha: non vince un contrasto ed appare molle sulle gambe. In più sbaglia troppi appoggi. Impreciso e spaesato. Dov’è finito il capitano? (dal 62′ Gabbiadini 6: impatto positivo sulla partita. Mezz’ora di buon livello per l’ex Samp: fa sentire la presenza in attacco, colpisce un palo su punizione. Al momento è imprescindibile)
Higuain 5: Nel primo tempo l’atteggiamento rinunciatario del Napoli lo penalizza oltremodo: non vede quasi mai la palla. Nella ripresa prova ad abbassarsi per partecipare maggiormente alla manovra, tuttavia senza pungere. Manda alto il pallone del pareggio. Spuntato.
All. Benitez 5: Sceglie di mantenere il ritmo basso nella prima parte. Nella seconda frazione di gioco aumenta l’intensità ed il Napoli fa la partita. Fin qui tutto bene: peccato però che gli azzurri facciano molta, molta fatica a farsi vedere dalle parti di Padelli. Sfortunato a subire goal in una delle pochissime occasioni avversarie. Il forcing finale produce poco o nulla. La solita alternanza. Il Napoli non riesce mai a trovare la tanto agognata continuità. Roma e Juve domani potranno anche farsi male: gli azzurri non ne approfitteranno.