Udinese, Adnan e l’Iraq: “Il calcio è molto seguito, con me tanti tifosi bianconeri”
Il calcio ha dimostrato più volte come possa essere un mezzo per contrastare i disagi ed i mali che infliggono il nostro mondo.

Così può succedere che un ragazzo riesca a scampare dai territori in continuo conflitto come l’Iraq grazie al pallone e riesca a raggiungere anche buoni livelli, puntando sempre più in alto. Questa è, in breve, la storia di Ali Adnan: un esterno sinistro che a 19 anni viene acquistato da una squadra della Turchia e lascia i territori iracheni, per poi due stagioni dopo passare all’Udinese e diventare il primo giocatore dell’Iraq a militare in Serie A.
L’Udinese, famosa per scovare talenti da tutto il mondo, punta molto su questo 21enne che è approdato in Italia con l’etichetta di Gareth Bale d’Asia in quanto mancino e terzino di ruolo. Adnan, intervistato da Sky Sport, spiega dopo i primi mesi in bianconero quali sono i suoi obiettivi e come sta vivendo l’esperienza di Udine. Ecco le sue dichiarazioni: “Il mio sogno è di diventare uno dei calciatori più forti del mondo. In Iraq il calcio è molto seguito, c’è tanta gente che lo ama e da quando ci sono io ci sono anche tantissimi tifosi dell’Udinese. Non è facile vivere in Iraq, ho tanti amici che sono morti, alcuni erano anche calciatori o atleti. Ogni giorno dopo la partita chiamo la mia famiglia, ho 7 fratelli e temo per loro. Prego sempre che prima o poi possa scoppiare la pace“.