Zeman: “Caso Osvaldo? Non esiste nessun caso. Insigne? Contento per lui”
Il tecnico della Roma, Zdenek Zeman, ha incontrato i giornalisti in conferenza stampa in vista della trasferta di Napoli. SoccerMagazine vi propone l’integrale della conferenza stampa:

I cori razzisti all’indirizzo di Boateng?
“Sono cose spiacevoli, bisogna cercare di eliminarle ma bisogna vedere come. E’ più una questione di educazione che di razzismo. Ultimamente succedono cose spiacevoli che all’estero non succedono”.
Come ha trovato la squadra dopo il ritiro americano?
“Non influisce. Forse il primo giorno qualcuno l’ha accusato ma oggi non l’ha sentito nessuno, sono riposati”.
La condizione di Osvaldo e Totti?
“Entrambi non sono al massimo, come qualsiasi persona che passi dei giorni con l’influenza”.
Che idea si è fatto del Napoli e di Insigne?
“Il Napoli sta dimostrando di essere una squadra importante, in questo mercato sta facendo qualche cambio e bisognerà vedere se li aiuterà. Insigne è un mio pupillo, con me ha fatto più di 50 gol e sono contento che sia riuscito ad affermarsi in una piazza importante”.
Che cosa ha provato quando ha visto la reazione di Boateng ? Se dovesse succedere ad un suo giocatore come reagirebbe?
E’ difficile valutare il gesto, se lo fà qualcun altro viene espulso automaticamente. Ci sono anche partite anche solo tra “bianchi” tanti cori e tante offese ma si continua a giocare. La valutazione su quali offese siano più “lesive” per me non esistono perchè sono tutti uguali. Vedo tante partite, anche di altre divisioni, dove ci sono comportamenti di tanti tifosi che vengono tollerati.
I giocatori scenderanno in campo con il volto coperto di nero: che ne pensa?
Le cose si ripetono con frequenza. Per me non è un problema di razzismo, certe volte sono anche i comportamenti dei giocatori che se le tirano addosso. Gli arbitri decidono e fuori bisognerebbe solo tifare per la propria squadra.
E’ stato importante questo contatto con la proprietà americana?
E’ stato importante avere il presidente tutto il tempo a contatto con tutti noi e sapere che c’è una società vera dietro.
Un bilancio del 2012 e una considerazione sul futuro?
Il bilancio lo scrive la classifica: la squadra poteva fare di più e cercheremo di fare di più in futuro. Ero convinto che questa fosse una buona squadra e lo sta dimostrando.
Stekelenburg e Burdisso sono in uscita: lei può darci il punto sulla situazione di questi giocatori?
Ma che sono sul mercato a me non risulta. A me risulta che sul mercato non c’è nessuno. Se ci sono delle offerte bisogna valutarle ma Stekelenburg è un giocatore importante e spero che continuerà a dimostrarlo, così come Burdisso. Non vedo problemi.
Che cosa significa per lei tornare a Napoli personalmente?
No, ho affrontato il Napoli anche in altri campionati e già mi sono preso la rivincita con la Salernitana vincendo a Napoli. Andremo a giocare cercando di proporre il nostro gioco, rispettando il Napoli. E’ una squadra che sta giocando da due anni a livelli importanti e ha giocatori importanti.
Con Osvaldo è tutto a posto?
Io ho letto tante cose sul conto di Osvaldo ma penso che ognuno di voi abbia preso un’influenza: è tornato e si è messo a disposizione recuperando anche abbastanza in fretta. Non vedo nessun problema.
Oggi ha provato Marquinho a centrocampo: vorrebbe che rimanesse? Ci sono ruoli in cui si potrebbe puntellare?
A parte che io non blindo nessuno, sono contento della rosa. Il mercato è fatto di possibilità in entrata e in uscita. Io penso che a Gennaio non arriverà nessuno perchè ai giocatori servirebbero minimo 2 mesi per capire i meccanismi, e Messi e Ronaldo ancora non sono arrivati (ride).
Caso Marquinhos: poteva essere scagionato? Non potrebbe essere utilizzata la prova televisiva?
E’ difficile cambiare il loro punto di vista. Per me non è occasione da gol ma io non sono un arbitro. Peccato che sia successo al ragazzo che negli ultimi tempi sta dimostrando il suo grosso valore. La prova televisiva non serve perchè altrimenti si discuterebbero tutti gli episodi e non ne usciremmo mai.
Che tipo di scelta fù quella di allenare il Napoli?
Era una scelta per la piazza, i tifosi vivono di calcio e penso che per un allenatore avere tanti tifosi che vengono a vedere la squadra è sempre un piacere. E’ stato sbagliato il mercato principalmente.
Come cambia l’attacco del Napoli con Pandev o con Insigne?
Insigne è più giocatore esterno, Pandev è abituato a giocare nel mezzo quindi sono due giocatori diversi, ma entrambi importanti.
Il Napoli giocherà accorto con un centrocampo molto folto: è per questo che ha provato Marquinho e non Pjanic?
Io ho provato di tutto in questi giorni, le valutazioni le faccio prima di fare le formazioni tenendo fede alla condizione del giocatore e a quello che vedo in allenamento.
Cosa la preoccupa del Napoli? In caso di mancanza della vittoria il cammino della Roma si comprometterebbe?
Io penso che ci sono 60 punti da giocare quindi ogni partita bisogna fare il possibile sapendo che non si può vincere sempre. Ci rendiamo conto che il Napoli ci può mettere in difficoltà ma dobbiamo giocare al meglio.