Carpi, l’incredibile storia di Bouba
La storia di Buoba per certi versi è simile a quella di molti suoi connazionali che giovanissimi lasciano il Senegal per approdare in Italia con il sogno di diventare un calciatore professionista.

Ma quando Bouba sbarca a Malpensa ad attenderlo non c’è nessuno. Per sopravvivere è costretto a vendere gli ombrelli per strada e viene anche arrestato. E’ proprio quando viene arrestato che il giovane senegalese cerca di spiegare la sua storia ai carabinieri, ma non viene creduto. La svolta della sua storia avviene quando Alessandra Ballerini, il suo avvocato, prende il telefono e contatta i dirigenti del Carpi, dal quale il giovane pensava di essere stato truffato. “Non siamo mai stati avvisati dell’arrivo del ragazzo – spiega a “La Repubblica” il Team Manager degli emiliani Roberto Canepa -. I documenti erano a posto ed eravamo disposti a pagare il viaggio al ragazzo ma nessuno si è fatto più avanti. Così abbiamo pensato che avesse rinunciato“. E ora Bouba avrà la sua occasione e vuole affrontare un provino: “Non mi sono mai arreso. Mi allenavo correndo di notte per la città, e giocando con i miei connazionali. Dentro di me ho anche un po’ di paura, perché in questi mesi ho giocato poco. Ma ho sofferto troppo, non posso fallire“