Pagellone della Serie B: l’Avellino
Un gioco non sempre all’altezza delle aspettative ma valido e moderno, con la capacità di saper cambiare pelle, partita dopo partita, ha portato l’Avellino di Massimo Rastelli quasi in Serie A. Già, quasi, perché i “lupi” hanno giocato il miglior calcio dei playoff e, ai punti, avrebbero meritato loro di salire.

AVELLINO (Voto: 7,5) – Il campionato cadetto 2014-15 ha visto l’Avellino fra i protagonisti. Se solo l’impegno e il rendimento dei calciatori biancoverdi, fosse stato costante e più determinato, il sogno si sarebbe avverato.
Una nota particolare meritano i sostenitori dell’Avellino, sparsi per tutta la penisola e spesso presenti in massa. Roba che non si vedeva da anni.
I portieri e la difesa hanno giocato una stagione dignitosa, limitando le reti e mostrando una certa solidità: in evidenza su tutti il giovane centrale di proprietà del Milan Rodrigo Ely, con Frattali e Gomis che si sono egregiamente alternati tra i pali. Il centrocampo è stato il vero reparto altalenante. Si è diviso fra elementi nuovi, giovani, inesperti e calciatori più navigati che hanno alternato prestazioni ottime ad altre meno buone, con una menzione speciale meritata comunque da Antonio Zito, con 40 presenze e 3 reti e Alessandro Sbaffo, autore di un’ottima seconda parte di stagione.. Ma la sostanza c’è e quindi anche la speranza per il domani prossimo. Attacco: fra elementi di valore e tecnicamente forti ed altri da rivedere, specie nelle conclusioni sotto porta, gli irpini hanno messo in campo un buon potenziale, guidati dall’eterno Castaldo affiancato dai giovani Trotta e Comi.
Il mister Rastelli è stato encomiabile per essere riuscito a tenere e creare la tensione tutto l’anno, nel pubblico e nei calciatori. Le sue idee di gioco sono chiare ma forse destinate ad altri lidi maggiormente in vista.
La società ha commesso diversi errori di mercato che poi ha cercato di risolvere a metà anno. Rispetto a tante compagini di Serie B, l’Avellino mostra una programmazione e questo è buon presupposto per lavorare bene…verso il sogno.