A tutta tattica – Udinese, dove ti portano calma, pazienza e costanza
Anche quest’anno l’Udinese è stata tra le protagoniste del campionato. Nonostante l’organico fose stato depotenziato, Guidolin è riuscito a dare continuità al gioco della squadra. Nella prima fase della stagione anche l’Europa League è stata degnamente onorata dai friulani, che però sono usciti ai sedicesimi. Le italiane proprio non amano questa competizione. Un peccato, visto che il nostro basso ranking Uefa dipende molto da questi insuccessi.
L’Udinese, priva di Zapata, Inler e Sanchez si è confermata ad alti livelli e a due giornate dalla fine del campionato sta lottando per la Champions. Senza togliere nessun merito a Guidolin e ai suoi ragazzi, non possiamo non esimerci dall’ammettere che il livello della serie A sta calando vistosamente negli anni.
Questa stagione i friulani hanno mantenuto lo stesso impianto di gioco che lo scorso hanno li ha portati a giocarsi i preliminari di Champions. La difesa a tre, le incursioni degli esterni e dei controcampisti e la solita enorme quantità e qualità di Di Natale hanno permesso all’Udinese di rimanere sempre ai vertici.
I tifosi non possono farsi illusioni, il patron Pozzo lavora da sempre ad una squadra che crea i campioni per poi venderli ai grandi club; probabilmente è quello che accadrà la prossima estate. Tuttavia le prospettive sono rosee: il ricambio di giocatori nuovi, giovani e forti è ininterrotto. Due nomi su tutti: Cuadrado e Muriel. Per ora questi due potrebbero anche riuscire nell’impresa di salvare il Lecce di Cosmi. Per l’anno venturo bisognerà vedere cosa decideranno i Pozzo. Speriamo che decidano di portali in Friuli, sarebbe molto interessante vedere queste giovani promesse confrontarsi con una realtà più importante, magari in una coppa europea.