Tragedia nel campionato egiziano, oltre 70 morti e campionato sospeso
Si stava giocando a Port Said la partita tra Al Masri e Al Ahli valida per il campionato egiziano. Al termine del match vinto dall’ Al Masri per 3-1, i tifosi della squadra di casa invadono il terreno di gioco.
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Non si spiegano le ragioni di questo gesto anche se sembra che tra le tifoserie delle due squadre ci fosse una discreta rivalità. Da lì in avanti è partita un’autentica guerriglia con i poliziotti presenti in numero esiguo sul campo, che non sono riusciti ad evitare gli scontri con i tifosi della squadra di casa che cercavano di colpire i giocatori e i tifosi della squadra avversaria. Dagli spalti il pubblico lanciava bottiglie, fumogeni, pietre e qualsiasi oggetto contudente a disposizione; il Ministero della Sanità egiziano ha comunicato di aver accertato ben 80 vittime e di un migliaio circa di feriti. La maggior parte dei decessi è stato causato da soffocamento e da traumi alla testa. I giocatori sono scappati negli spogliatoi e hanno lasciato lo stadio addirittura in elicottero. Il campionato Egiziano è stato sospeso a tempo indeterminato a causa di questo e di un altro episodio avvenuto su un altro campo. Infatti al Cairo in un altro incontro sono avvenuti altri scontri con lo stadio avvolto dalle fiamme; l’arbitro dell’incontro tra Zamalek ed Ismaily venuto a conoscenza dell’invasione avvenuta a Port Said ha preso la decisione di sospendere la partita dopo il primo tempo scatenando l’ira dei tifosi che hanno cominciato a ridurre in fiamme alcuni settori dello stadio. Secondo quanto riportano le tv locali, le ragioni di questi scontri sarebbero di natura politica poichè con il cambio del governo e la caduta del regime di Mubarak, la disponibilità di forze dell’ordine è diminuita aumentando in maniera esponenziale gli episodi di violenza.